Umberto BARBOLINI - MotoClubTrieste - 1906
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Umberto BARBOLINI
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Umberto BARBOLINI
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Barbolini ad una gara di regolarità alla fine degli anni '50 con la Mi-Val 125 mentre polemizza - e
lo faceva spesso - con i giudici di gara.
Nella foto di gruppo (1938 o 39) Barbolini è il quarto da destra
UMBERTO BARBOLINI
Era Nato il 18/2/1901 in Toscana ed è morto a Trieste circa nel 1990.
Umberto venne a Trieste come soldato italiano appena finita la prima guerra mondiale e, terminato
il suo servizio in divisa, decise di rimanere in questa città dove probabilmente ha cominciato a
lavorare come meccanico di biciclette e poi di motociclette. E’ stato un ottimo corridore ciclista
risultando spesso vincitore delle numerose gare che si svolgevano nella zona triestina. Questo
succedeva per tutti gli anni 20 ed i primi anni 30. Dalle ricerche eseguite per l’allestimento del
volume “Motociclismo a Trieste- Cent’anni di storia nella provincia giuliana” (Ed. Lint, Trieste,
2007),la prima traccia che troviamo di Barbolini nelle gare motociclistiche risale al 1927, quando si
classifica al terzo posto della classe “dilettanti 350” nella gara in salita “Trieste-Poggioreale”
(Trieste-Opicina). Sembra che vi abbia partecipato con una piccola MAS 175. Nella stessa gara,
edizione 1932, Barbolini vince brillantemente la categoria “Tursimo fino a 600 cc” con una MM 350,
e partecipa anche alla classe “Corsa 175” classificandosi 8° con una MM 125. L’anno successivo
si classifica al 5° posto nella Classe 175 con un a MINERVA 125. Nel 1932, lo ritroviamo anche
nelle gare di Dirt Track all’Ippodromo di Montebello: con la MM 175 è terzo nella classe “175
Expert” e, con la stessa moto dotata di carrozzino, partecipa alla classe Sidecar, combattendo con
onore (5°) contro le grosse cilindrate. Nell’ottobre del ’32, quando cominciano a gareggiare a
Trieste gli specialisti austriaci del Dirt Track, ammiratissimi dal pubblico, Barbolini si classifica terzo
nella categoria “600 turismo ad handicap” con la MM 350. Ritroviamo Barbolini nelle classifiche del
Dirt Track del 1937 al terzo posto nella gara delle Tre Venezie fin o a 500 cc, sempre con la MM
350. Poi è brillante secondo nei sidecar con una GILLET 500. Negli anni ’37 e ’38 si sono svolte le
gare ma non ne abbiamo trovato le cronache. Nell’autunno del 1938 partecipa ancora nei sidecar
ma si ritira. Nel ’39 ritorna ad una gara su strada, il Circuito di Trieste, svoltosi una sola volta ma
con la presenza di famosi campioni. Purtroppo anche in questa occasione, iscritto nella “Sport
500”, si ritira. Nel dopoguerra, compare la famosa Zenith, che Barbolini iscrive alle gare come
“GANNA 1000”, forse perché il carrozzino è di marca italiana Ganna e forse perché Barbolini è
concessionario della Ganna ( oltre che di MM) e furbescamente vuole reclamizzare questo
marchio. Nel Dirt Trak nazionale del 1948 Umberto vince con questa moto la classe Sidecar (che
nelle classifiche appare come “Ganna-Jap 1000”) superando il suo rivale di quegli anni Ottaviano
Cesaratto (Benelli 500). Nel Dirt Track Internazionale dello stesso anno, Cesaratto si prende la
rivincita , precedendo di poco Barbolini. Con la Zenith camuffata da Ganna, Barbolini combatte nei
sidecar contro i fortissimi austriaci (Mach, Walla e Kulhan) dotati di sidecar snodato e deve
accontentarsi del 4° posto nel 1949 e nel 1950 . Ma le sue performaces, col passeggero De
Marchi, vengono applaudite perché si difende bene e deve gareggiare col carrozzino all’interno
della curva per girare in pista in senso antiorario come prediligono gli austriaci che hanno il side
sull’altro lato.
Con la Zenith, Barbolini partecipa e vince numerose gare di regolarità organizzate dai clubs della
zona, ma le affermazioni più belle e importanti arrivano di nuovo dalla gara in salita Trieste-Opicina
e su strada.Nel 1947 Barbolini con la Zenith, firma il suo capolavoro, vincendo la cronoscalata col
suo sidecar (classe Sidecar oltre 600 cc) battendo il vecchio record alla media di Km/h 81,700,
cosa di cui si vanterà per sempre.. Nel 1949 vince anche la gara di velocità sul breve circuito di
Riva Traiana a Trieste (solo 1000 m.) e nell’edizione del 1950 è secondo.
Sicuramente sono più numerose le partecipazioni ed i piazzamenti di Barbolini, ma è difficile
recuperare altre notizie. Vedremo dopo l’apertura del famoso baule!
Negli anni successivi (anni ’50 e ’60), Umberto parteciperà e vincerà in numerose gare di
regolarità e nelle gimkane, quasi sempre a bordo di una MI-Val (125 e 200 cc). Poi fino ad oltre 85
anni sarà presente a decine di motoraduni in Italia e all’estero, macinando con tutte le situazioni
atmosferiche centinaia di chilometri senza problemi e, conosciuto da tutti, fermandosi solo per la
benzina e per …la pipì !
Ostinato, permaloso, allegro, spavaldo, polemico, furbo,coraggioso, “barba” era un personaggio.
Sapeva approfittare di tutte le occasioni e si considerava infermabile. Disordinato e spesso
imbrattato d’olio, nelle discussioni voleva avere sempre ragione e pensava simpaticamente di
avere diritto sempre a qualcosa. Quando si nominava qualche ex-pilota locale diceva
immancabilmente “ …quello lì l’ho sempre battuto !”, mantenendo, dopo più di sessant’anni a
Trieste, il suo inconfondibile accento toscano.
E’ sempre stato iscritto al Moto Club Trieste.
La sua ostinazione lo ha portato a non abbandonare la moto neanche quando, per la vecchiaia, i
suoi occhi vedevano pochissimo. Dopo alcune cadute (non vedeva i marciapiedi in galleria), non si
è ripreso da un ultimo incidente e si è spento a circa a novant’anni dopo una lunga permanenza in
ospedale, dove ha lottato ancora ostinatamente, probabilmente sognando di essere ancora in
moto.
Franco Damiani di Vergada
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